Emozioni in pellicola: Enola Homes

 Buongiorno lettori, oggi si torna in tema cinema e parliamo di un piccolo film realizzato da Netflix.

Enola Holmes è la protagonista della serie di libri per ragazzi The Enola Homes Mysteryes scritta da Nancy Sringer, con protagonista la sorellina minore di niente di meno che... si proprio il famoso Homels

  

A vestire i panni della protagonista nell'adattamento cinematografico è Milly Bobby Brown (lanciatissima dopo Stranger Things) che sembra essere stata la ragione della costruzione di tutta questa produzione. Avrei preferito qualcun altro nel ruolo? Si, magari qualcuno di meno famoso che lo utilizzasse come film trampolino. Nonostante questo la giovane attrice è molto brava nel ruolo, decisamente molto energica.

A dirigere la banda troviamo il regista Harry Bradbeer, che strizza l'occhio al suo celebre Fleabag rompendo la quarta parete e portando un'Enola che si rivolge in più occasioni direttamente allo spettatore. Siamo guidati da Enola film dai primi minuti quindi il processo si rivela naturale nel corso del film, sebbene presenti giusto un paio di momenti un pò troppo prolungati di stop.

Il ritmo del film parte con incipit incalzante che procede spedito per buona parte del film. Con una durata di 123 minuti incappa però inevitabilmente in alcune scene che forse volevano dare una maggiore "profondità emotiva" ma invece rallentano solamente il film togliendogli un pò di luce. L'ultima parte riassetta però il tiro e si prosegue spediti fino al finale che offre una sua conclusione o quasi a questo doppio mistero.

A supporto della protagonista troviamo volti noti tra cui Helena Bonham Carter, che interpreta la madre; Sam Claflin, che interpreta un Mycroft molto lontano dal canonico massiccio ufficiale governativo. Un Mycroft messo lì al solo scopo di rappresentare il tutore freddo, del tutto sostituibile da qualsiasi personaggio. Infine, come omaggio di casa Netflix, abbiamo Henry Cavill che interpreta Sherlock Holmes. Su di lui si dovrebbe aprire tutto un paragrafo a parte. Da un lato, è molto diverso dall'idea cinematografica fornitaci dal caotico Sherlock di Robert Downey Jr. e dal moderno di Benedict Cumberbatch. Dall'altro penso sia proprio lo Sherlock di cui abbiamo bisogno in un film del genenere, uno Sherlock un pò più umano, inizialmente freddo ma che si ammorbidisce pian piano, lasciando da parte il cinismo e aprendoci lo spiraglio ad un lato emotivo.

Se vi siete divertiti a seguire questa prima avventura di Enola, tenetevi pronti perchè, benchè non sia ancora stato annunciato ufficialmente, nell'aria sembra già gironzolare la voce della realizzazione di possibili sequel.


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