Recensione flash: The Winner's Kiss


“I told her that I belong to you, and no other.”

La guerra è cominciata. Arin ne è al centro a fianco a nuovi alleati dei quali non si può fidare per combattere contro l’impero. Anche se si è convinto di non amare più Kestrel, Arin non l’ha dimenticata, come non ha dimenticato chi è diventata: il tipo di persona che ha sempre disprezzato. Ha tenuto più all’impero che alla vita di persone innocenti, e certamente più che a lui.
O almeno, questo è quello che crede...
Nel gelido Nord, intanto, Kestrel è prigioniera in un brutale campo di lavoro. E mentre cerca disperatamente un modo per scappare, vorrebbe che Arin sapesse quello che ha sacrificato per lui. Vorrebbe farla pagare all’impero per quello che le è stato fatto. Ma nessuno ottiene quello che vuole solo desiderandolo.
Mentre la guerra si fa più intensa, entrambi scoprono che il loro mondo sta cambiando in modo irreversibile. L’Est è in guerra con l’Ovest e loro sono nel mezzo.
Con così tanto da perdere, chi può vincere davvero?


“I want better choices.”
“Then we must make a world that has them.”

The Winner's Kiss: Il bacio è il terzo capitolo della The Winner's trilogy di Marie Rutkosky. L'autrice riesce nuovamente a raccontare la storia con uno stile poetico che ci guida da un'azione all'altra. Se non si è fan del genere, la parte più difficile è sempre rendere interessanti le battaglie ma Rutkosky riesce a gestire bene i paragrafi, senza dilungarsi troppo e lasciandoti sempre con la voglia di saperne di più. Ma parliamo del punto focale, Arin e Kestrel sono il vero elemento forte del libro. Chi ha seguito le loro avventure fin qui si sarà trovato a struggersi per tutti i malintesi e la distanza presenti nel secondo libro, qui non saranno tutte rose e fiori, i nostri protagonisti avranno a che fare con tutte le conseguenze degli avvenimenti dei precedenti libri. Non sono più le stesse persone del mercato... o forse lo sono sempre state? Kestrel deve gestire le conseguenze della prigione in cui l'avevamo l'asciata al termine dello scorso libro, soffre di perdite di memoria, sente di aver perso se stessa nel tentativo di sopravvivere e ora deve ricostruirsi e trovare il suo posto in questo nuovo mondo.
Arin e Kestrel sono guerrireri con ogni fibra del loro corpo e quando sono insieme volano scintille.
I libri non presentano elementi classicamente fantasy ma a questo punto possiamo azzardarci a dire che una sorta di magia circonda Arin e i suoi dei.
L'autrice gestisce bene la tensione costante tra i personaggi, spaventati di essere due tessere di uno stesso puzzle che non dovrebbero coesistere tanto meno combaciare e allo stesso tempo trovarsi a sorprendersi per essere forse esattamente dove il destino li voleva.
Il questo libro si affronteranno diverse battaglie con nuovi e vecchi nemici, allenaze verranno testate ma una cosa non è più messa in dubbio, Arin appartiene a Kestrel e Kestrel appartiene ad Arin.


"Don't worry. They'll find the right words to describe you."
"And you."
"Oh, that's easy."
"It is?"
"They'll say that I'm yours, just as you are mine.”

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