Segnalazione: Giancarlo Zambaldi e Karen Waves

Buonasera lettori questo post è dedicato a presentarvi due romanzi molto diversi tra di loro ma che trattano entrambi l'incontrollabile sentimento dell'amore.
Uno in tema con le letture estive l'altro per riflettere sui sentimenti e sulle imposizioni della società:
E poi venne Lorenzo di Giancarlo Zambaldi e Le Cesoie di Busan di Karen Waves

Le cesoie di Busan di Karen Waves
Dal 16 maggio è disponibile su Amazon, in eBook e cartaceo, il romanzo d’esordio di Karen Waves. Le cesoie di Busan è un romance divertente e appassionante, il primo di una trilogia ambientata tra l’Italia e la Corea del Sud, che unisce una scrittura brillante a una storia d’amore tenera e sexy. 

Può amore far rima con potatore?

Titolo: Le cesoie di Busan
Serie: La studentessa e il potatore. Vol 1 
Genere: romance, comico, new adult 
Autore: Karen Waves 
Pagine: 192 
Prezzo: 0,99 € eBook; 9,90 € cartaceo 

Quando Valentina conosce Won-ho capisce subito tre cose: la prima, che è la persona più antipatica che abbia incontrato in Corea; la seconda, che le sue labbra bellissime non possono cambiare questo fatto; e la terza, che se le chiederà di uscire gli dirà sicuramente di no. 
Dopotutto, non hanno niente in comune: solo un pessimo carattere, un umorismo tagliente, la profonda insofferenza per tutto ciò che non si possa fare in tuta e la passione che li consuma ogni volta che si incontrano. 

Ma Won-ho è tanto abile nel convincere Valentina quanto lo è a potare gli alberi di Busan e così, tra picnic al chiaro di lampione e caldi pomeriggi nei frutteti, la loro relazione cresce e l’attrazione si fa sempre più intensa. 
Anche se la coinquilina di Valentina insiste che si stanno innamorando e che sono fatti l’uno per l’altra, la famiglia di Won-ho si oppone e Valentina si trova di fronte a una scelta difficile. 
La storia d’amore con Won-ho sopravviverà, o lei e il suo appassionato potatore hanno i baci contati? 

Estratto 
«American girl.» 
Gli occhi di Valentina si aprirono veloci, mentre la sua mente passava dal piacevole torpore del quasi sonnellino alla lucida ma dolorosa chiarezza del doposbornia. 
«Non tu» disse, guardando in su. 
Il potatore, bloccandole il sole, le sorrise. «Vedo che non hai ancora finito il tuo libro.» 
Valentina si tirò a sedere, punta sul vivo. Su una cosa veneti e coreani si sarebbero trovati sempre d’accordo: la pigrizia come peccato mortale e vergognosissimo. 
«Dovevo finire un saggio.» 
«Non ti devi giustificare con me.» 
«Allora non chiedere.» 
«Sei sempre così gentile.» 
«Mi stai gocciolando addosso.» 
Il potatore fece un passo indietro e piantò nella sabbia la tavola da surf che portava sotto il braccio. «Adesso no.» 
«Mi fa male il collo a guardare in alto.» 
Senza battere ciglio, il potatore si lasciò cadere accanto a lei. 
Valentina incrociò le gambe, tirandosi indietro. «Sei bagnato» disse, avendo esaurito ogni altra obiezione. 
«Ero in acqua. Dovresti saperlo, ci stavi guardando.» 
<<Non penso che ti avrei riconosciuto se non fossi stato irritante come l’ultima volta.» 
«Sono sicuro che dopo oggi ti ricorderai.» 
«Sei molto sicuro di te.» 
Il potatore sorrise. «Spostati, American girl.» 
«Mi dici sempre di spostarmi.» 
«Devo sfilarmi la muta.» 
«O prenderai freddo? Pensavo fossi un forte uomo di Busan.» 
«Pensavo non volessi bagnarti.» 
«Non ti ho chiesto io di sederti qui.» 
«Troppo tardi» disse lui, e allungando la mano dietro il collo abbassò la zip, allentando la muta sulle spalle. Gocce d’acqua spruzzarono Valentina, che stava per ribattere, quando il ragazzo si sfilò le maniche. Nei raggi obliqui dell’ultimo sole la sua pelle era lo stesso, perfetto colore del caramello appena tolto dal fuoco e lo stomaco di Valentina si strinse. 
«American girl», disse il ragazzo, «ormai sono qui, parlami.» 


L'autrice
Karen Waves è nata a Vicenza, ma vive a Padova dove studia lingue moderne all’Università. Scrivere è sempre stata la sua passione, ma Le cesoie di Busan è il primo romanzo che si è decisa a pubblicare. Come ispirazione ha avuto i suoi grandi amori: la Corea, le storie romantiche e gli alberi. 

Contatti
Link Amazon 

E poi venne Lorenzo  
La vera felicità è essere noi stessi di Giancarlo Zambaldi

Questo breve romanzo, basato su un’esperienza realmente accaduta, narra la storia sentimentale durata circa sette mesi tra due uomini: relazione passionale, tormentata, travolgente, eroticamente sconvolgente ma con risvolti di vero e intenso amore. Un rapporto difficile che si snoda tra la voglia di amare liberamente e l’obbligo del silenzio, della rinuncia, dell’accettare compromessi per continuare a fingere, a recitare una parte per andare ancora avanti. Sullo sfondo la famiglia, il rapporto con la madre e il padre deceduto e l’assenza di dialogo tra fratelli. Un contributo per far capire, nel suo piccolo, che l’amore tra due persone dello stesso sesso è possibile, meraviglioso, reale, bellissimo e a volte anche triste..., come una normale storia d’amore tra persone etero. Un momento di riflessione affinché questa società possa comprendere un po’ di più, quanta sofferenza a volte si nasconde dietro la condizione di essere gay. Condizione non voluta o cercata ma che dovrebbe essere vissuta con serenità, senza sensi di colpa ma in armonia con se stessi e possibilmente con gli altri. L’amore che ci è stato donato e che noi stessi doniamo non ha corsie preferenziali e non fa differenze tra sessi: è amore e basta; se no non sarebbe amore. 

Autore: Giancarlo Zambaldi
Pagine: 100
Prezzo: 13 euro
Editore: Ellade Libri/ Parallelo 45 Edizioni
Uscita: giugno 2016

Giancarlo, il protagonista, è un giovane consulente vendite nel settore automobilistico. Vive due vite parallelamente: in pubblico, con amici, familiari e colleghi, è brillante, divertente, un uomo riservato e apparentemente privo di una vita sentimentale. Nell’intimo, Giancarlo nasconde al mondo la sua omosessualità, come se si trattasse di una vergogna da celare, un segreto da custodire per essere amato e accettato. Il doppio binario della sua vita finisce per incrociarsi e collidere quando incontra Lorenzo, un ragazzo di cui si innamora perdutamente. Quella passione, che diviene quasi ossessione, porta Giancarlo a rimettere in discussione se stesso, le sue scelte, il suo modo di vivere, fino a rendergli intollerabile il silenzio che si è imposto da anni. Sullo sfondo della vicenda, la famiglia: il rapporto del protagonista con la madre e il padre e l’assenza di dialogo tra fratelli. ll romanzo riflette in profondità sulla condizione degli omosessuali nell’Italia di oggi: lungi dall’essere una società civile aperta e moderna, la realtà italiana è ancora profondamente intollerante nei confronti del diverso ed è questa condizione, molto più della sua storia privata e personale, ad alimentare il malessere di Giancarlo. Un dolore che solo nell’epilogo può trasformarsi in forza e in un coraggio nuovo che apriranno le porte per una nuova, più consapevole esistenza.


L'autore
Giancarlo Zambaldi nasce a Trento nel 1972, dopo gli studi commerciali inizia l’attività di consulente vendite prima nel settore automobilistico e poi, per qualche anno, in quello ortopedico. Dal 2006 ritorna ad occuparsi di automobili. Vive a Pergine Valsugana. Oltre alla scrittura e alla lettura, i suoi interessi investono l’enogastronomia, la musica classica e lirica, la pittura e la scultura, lo studio del galateo, e l’equitazione. Il suo sogno nel cassetto è aprire un giorno un’enoteca, ma è determinato anche a continuare con la scrittura, di cui non può fare a meno.

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