Segnalazione L'incensiere di Valerio Dalla Ragione
L'incensiere
Secondo libro di un giovane autore emergente L'incensiere è un romanzo di genere fantascienza/distopico/storico/assurdo pubblicato in questi mesi dalla casa editrice Lettere Animate
Autore: Valerio Dalla Ragione
Genere: Fantascienza/distopico/storico/assurdo
Editore: Lettere Animate
Pagine: 382
Data di uscita: 11 Gennaio 2017
Sinossi: Con vostra grande sorpresa vi scoprite essere lo scomodo bersaglio della classe dominante della vostra città, una città dove centotrenta milioni di persone vivono con lo spettro di un conflitto che potrebbe annientare le loro esistenze. Mentre la corruzione dilagante ingloba la vita politica e un monarca semi-umano getta le fondamenta di una nuova società, la morte a cui vi hanno predestinato potrebbe non essere la vostra unica opzione: dimore imperiali oltre la via della seta, autostrade informatiche, etnie robotiche sepolte dal tempo e cerimonie del tè in un pomeriggio d'autunno si mostreranno nel campo delle vostre possibilità. Fra i riflessi distorti di una metropoli dormiente e le notti di delirio nella ferocia di un'altra epoca, vi chiederete se le domande sulla vostra vita e quello che vi circonda valgano la pena di essere poste.
Formato: Momentaneamente solo cartaceo (€ 16.50), a breve in uscita la versione digitale
Link Amazon: https://www.amazon.it/Lincensiere-Valerio-Della-Ragione/dp/8868829029/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1489752775&sr=8-1&keywords=incensiere+valerio
Link acquisto Ibs: https://www.ibs.it/incensiere-libro-valerio-dalla-ragione/e/9788868829025
L'autore
Toscano, classe ´95. Dopo essermi diplomato al Liceo Classico F. Petrarca di Arezzo, sono studente di laurea triennale in economia alla Copenhagen Business School. L´incensiere è il mio secondo romanzo - il primo, Selène, è stato pubblicato nel 2015 da Lettere Animate Editore. Coltivo la composizione al pianoforte e la lingua cinese nel tempo libero.
Sinossi: Con vostra grande sorpresa vi scoprite essere lo scomodo bersaglio della classe dominante della vostra città, una città dove centotrenta milioni di persone vivono con lo spettro di un conflitto che potrebbe annientare le loro esistenze. Mentre la corruzione dilagante ingloba la vita politica e un monarca semi-umano getta le fondamenta di una nuova società, la morte a cui vi hanno predestinato potrebbe non essere la vostra unica opzione: dimore imperiali oltre la via della seta, autostrade informatiche, etnie robotiche sepolte dal tempo e cerimonie del tè in un pomeriggio d'autunno si mostreranno nel campo delle vostre possibilità. Fra i riflessi distorti di una metropoli dormiente e le notti di delirio nella ferocia di un'altra epoca, vi chiederete se le domande sulla vostra vita e quello che vi circonda valgano la pena di essere poste.
Estratto
Ciò che voleva fare era in realtà molto più difficile di mettere
sottosopra l'intero sistema di comunicazione dati della capitale
Selène: doveva avventurarsi in un'altra sfera dati. Prese un minuto
per prepararsi psicologicamente e fisicamente: non lo aspettava un
lavoro tanto semplice. Quando fu pronto, si catapultò sulla tastiera
olografica e generò un migliaio di ponti falsi alla rete reduiense per
depistare quello vero, quello con cui avrebbe fatto il salto. Gli
amministratori della rete reduiense se ne accorsero subito, forse
aiutati da qualche bot, ma nel frattempo il monakhòs si era già
intrufolato, come un comune spettatore, nel via vai dei dati che
svolazzavano per Redui. Riuscì a mascherare il suo ponte facendolo
passare attraverso il satellite in orbita Spejl, e da lì a una delle tante
sonde reduiensi inutilizzate dall'inizio della guerra. Dalla sonda riuscì
ad aggrapparsi alle frequenze della colonia reduiense Iod così che
figurasse come un semplice navigatore informatico della colonia.
Una volta che fu dentro la rete reduiense, fece breccia negli
archivi e nelle piazze virtuali con altri codici ben più complessi: non
capitava di rado che dovesse immettere il fattoriale di numeri a
cinque cifre nel giro di pochi minuti, chiavi d'accesso che spesso
cambiavano più in fretta di quanto lui potesse scrivere. Dopo
qualche decina di tentativi, riuscì a rendersi completamente invisibile
anche lì e poté permettersi di rilassarsi per un momento. Aprì una
delle cosiddette “autostrade”, dei vecchissimi canali di trasferimento
dati riguardanti unicamente la comunicazione fra privati che gli
inventori della rete informatica reduiense, un millennio prima,
avevano creato, ma che con il tempo non erano stati cancellati né
modificati quando altre forme più avanzate di trasferimento dati
furono introdotte. Le autostrade rimanevano allora come sepolte
nell'archeologia virtuale di Redui, in quanto non avevano più alcuna
utilità, ma erano ancora perfettamente funzionanti: Lav Pat'Nab era
vicino come nessuno mai ai gangli della comunicazione privata
reduiense. Leggeva insoddisfazione, molto disagio e malessere
diffuso, e dovette concentrarsi sul suo obiettivo: riuscì a rintracciare
dei frammenti, dei barlumi della rete privata di una famiglia distrutta
da tempo. Si agganciò agli estremi della figlia, che figurava ancora
come una bambina – ma che Lav Pat'Nab sapeva benissimo non
essere più tale – e si lasciò trasportare dalla corrente. Come un topo
si divincolò fra gli altri canali in cui rischiava di rimanere invischiato,
e giunse infine alla porta d'accesso al terminale di quella bambina
cresciuta. Si prese il suo tempo, si massaggiò le tempie e gli occhi.
Entrò, violentando i sistemi di difesa informatici, e strinse in pugno
ogni macchina, ogni schermo, ogni lampadina che facesse capo a
quel computer. Ma, di nuovo, non era lì per rompere macchine o
bruciare lampadine: accese lo schermo che riteneva fosse quello più
interessante e la relativa videocamera.
Limmagine di Euerghete gli si materializzò davanti agli occhi. I
capelli lisci, mori e squadrati della Vestale maggiore erano sempre gli
stessi di un tempo. Euerghete si girò verso lo schermo acceso e a sua
volta vide il monakhòs stringere l'ologramma della tastiera di fronte a lei
Commenti
Posta un commento